Definirei il mio rapporto con il logo conflittuale, è come se non mi sentissi mai pronta o all’altezza… forse perché punto alla perfezione 😁 e quindi immagino che ogni logo dovrebbe essere l’estrema sintesi di tutto ciò che deve rappresentare, la vera essenza? si, molto probabilmente è proprio così.
In realtà non penso di essere mai riuscita a creare un logo del quale io sia soddisfatta 😶 e la mia esperienza creativa durante la lavorazione, in attesa del lampo di genio, assume una forma metodica con diverse fasi:
- prima analisi dell’attività
- esigenze e gusti del cliente
- analisi dei competitor con aspetti positivi e negativi
- raccolta delle idee con prima fase operativa, solitamente a mano libera e di getto, insomma tutto ciò che mi viene in mente
- fase apparentemente dormiente, di somatizzazione
- prima fase digitale con scelta dei font in abbinamento
- seconda fase dormiente, raccolta dei pareri in famiglia, una sorta di intima survey
- seconda fase digitale di scelta e scarto proposte, affinamento con definizione eventuali colori
- creazione file definitivo di presentazione con mockup applicativi
- attesa del parere del cliente… forse si ricomincia il giro?
“l’esperienza creativa.
Un adulto creativo è un bambino sopravvissuto.”
Ursula K. Le Guin